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11 Settembre 2001

Le motivazioni

“Se l’istigazione alla jihad contro gli ebrei e gli americani é un crimine, allora io sono un criminale”. Era la dichiarazione di  Bin Laden nell’ultima intervista rilasciata in pubblico.

Ed é in questa la chiave di lettura della strage come della faida che per anni ha insanguinato quel contrasto tra mondi diametralmente opposti: quello dell’islam, legato intrinsecamente alla tradizione del corano, forse più portato al fondamentalismo religioso; quello occidentale, capeggiato, forse immeritatamente dagli Stati Uniti d’America, che rappresentano per eccesso la deviazione del sistema capitalistico, il consumismo e l’arrivismo sfrenato, la pretesa di far necessariamente condividere i propri valori ed istituzioni al mondo saudita come all’America Meridionale, sino alla Cina.

In fondo cos’é il concetto di globalizzazione, se non un ingrato fato a cui la popolazione mondiale deve chinarsi, fino ad essere inghiottita totalmente dalle fauci del sistema, fino ad assecondare le pretese di pochi potenti, i dogmi di un sistema ormai deviato.

“L’islam é violenza. Combattere fa parte della nostra religione e della sharia. Chi lo nega é un ipocrita”. Questo il concetto fondamentale dell’origine della carneficina di liberty street, una delle strade che circondano il world trade center, o per meglio dire circondavano le twin towers.

Liberty street, la strada della libertà, troppo spesso ostacolata proprio dalla nazione “stars and strife”, troppo occupata a propinare la legge del più forte alle nazioni del globo, la cui unica colpa spesso era solo quella di pensare in modo diverso dagli uomini dello Zio Sam.

Se il terrorismo, come la violenza fine a sé stessa, é universalmente condannabile e deprecabile sotto ogni punto di vista la si osservi, spesso “Sono le ingiustizie a generare i <<mostri>> del mondo, e il fanatismo e l’irrazionalismo derivano  dall’esasperazione dei sentimenti. Gli U.S.A. dovrebbero riflettere su questo, prima di rispondere ai terroristi”(Monsignor Plotti, presidente Conferenza episcopale italiana.[n.d.R.]).

Se l’Al-oaida, l’organizzazione fondata da Osama Bin Laden per riunire la fratellanza musulmana, l’Hamas, a “ristabilire lo stato islamico”, é una fazione oltranzista di ortodossia politico-religiosa di fede musulmana deviata ( tant’è vero che é osteggiata anche dalla stessa OLP palestinese, come da tutte le nazioni democratiche saudite ), é anche vero d’altro canto che l’estremismo politico é spesso derivato da un disagio profondo di base.

La caccia alle streghe iniziale, alla disperata ricerca di un capro espiatorio a cui far riferimento per indirizzare l’odio e il risentimento di un’intera popolazione pare ormai finita, ma, nonostante  i passi falsi commessi dall’organizzazione terroristica, non si avrà mai la certezza dell’assenza di una effettiva partecipazione di altri movimenti. Dopo la caduta del blocco sovietico infatti diventa sempre più difficile per gli Stati Uniti sparare a zero sopra un nemico predeterminato, addossandone  per intero episodi bellici e disagi, legittimando mosse strategiche e logistiche. La politica estera americana ha commesso non di rado passi falsi, incaponendosi spesso su questioni di principio più che di sostanza, cercando di inculcare al mondo intero i principi dello stile di vita statunitense.

Un sentito augurio per le famiglie delle persone incolpevoli rimaste vittime della strage di ritornare presto alla vita, un monito se possibile agli U.S.A., e, conseguentemente, alle nazioni che in virtù dell’articolo 5 del patto atlantico dovranno prender parte al conflitto contro un nemico apparentemente invisibile: prima di elargire alla comunità dogmi su democrazia e libertà é necessario vedere da che pulpito viene la predica. Ricordate che gli stessi soldato afgani pronti un domani a difendersi dalla furia americana erano gli stessi addestrati e armati proprio dall’esercito americano contro il blocco sovietico.

Pensate e meditate...

 

         

                                                                               Andrea Graziano

 

Lo staff di whoopy.it e Celebs ringrazia vivamente Andrea Graziano per averci gentilmente concesso di pubblicare tre dei suoi migliori articoli scritti in occasione dei drammatici avvenimenti che in questi giorni hanno sconvolto gli Stati Uniti di America e l'intera comunità internazionale...

Leggete l'articolo di cronaca del giorno 11.09.2001 ..........   il giorno più lungo per il popolo americano....

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